Esperienza Butterflykit della classe IV C, Scuola Primaria "Silvio Serri Pini" di Castrocaro Terme (FC)
Docente: Barbara Battistini
La scuola è giunta al termine e con essa anche moltissime esperienze ButterflyKit.
Sappiamo che ogni maestra ha affrontato la tematica della metamorfosi in modo del tutto personale e di questo siamo veramente felici :)
Ci ha incuriosito molto l'osservazione delle vostre attività e la premura che avete riservato nella cura delle farfalle.
Qualche giorno fa ci siamo imbattuti nella storia della maestra Barbara, una storia che ci ha particolarmente colpiti!
Abbiamo colto l'occasione per intervistarla ponendole qualche domanda sull'esperienza Butterflykit tenuta in classe.
Ecco qui sotto le risposte di Barbara alle nostre domande.
Buona lettura :)
1- Il kit è stato un buon supporto per coinvolgere gli alunni nella spiegazione del ciclo vitale delle farfalle?
Sono venuta a conoscenza casualmente della possibilità di acquistare questo kit, attraverso una storia su Instagram. In classe avevamo già affrontato il discorso della metamorfosi, relativamente agli anfibi e come da programma di classe quarta di scienze ci stavamo apprestando allo studio di tutti gli animali. Perciò ho deciso di regalare alla classe questa " esperienza", proprio perchè l'attività pratica ripaga sempre a livello didattico: i bambini oggi hanno a disposizione un mondo in formato tascabile, pc, tablet o quanto altro, ma pochissime esperienze vere e, spesso, un rapporto con la realtà un po' "fantastico"...credono possibili eventi impossibili e considerano impossibili normali eventi naturali, come ad esempio la metamorfosi.
Quindi la risposta alla prima domanda è decisamente SI, il kit è stato un validissimo supporto e una validissima spinta motivazionale alla ricerca, non solo per loro, ma anche per me.
2- L'esperienza è stata semplice o ha trovato particolari difficoltà? Lo consiglierebbe ad altre maestre?
Quando il Kit è arrivato abbiamo letto, riassunto e trascritto tutte le indicazioni. Prima però abbiamo parlato della possibilità che non tutti i bruchi sarebbero diventati crisalidi e non tutte le crisalidi farfalle, come è capitato. Abbiamo stabilito che la natura fa sempre il suo corso e che, spesso, le scelte sono già state fatte indipendentemente dal nostro comportamento. Ho cercato di prepararli al fatto che i bruchi potessero morire, affinchè gli alunni non ci restassero troppo male e non sentissero di aver sbagliato qualcosa facendosene una colpa. In sè l'esperienza è stata semplice, abbiamo rispettato tutte le indicazioni. L'unico problema intercorso è stato dato dal tempo scuola: essendo una classe a tempo pieno il sabato e la domenica la scuola è chiusa, per questo ho dovuto portare a casa prima i bruchi nella cupola, poi le crisalidi nella casetta. Consiglio vivamente alle insegnanti questa esperienza!
3- Le è sembrato che il supporto telefonico e l'utilizzo delle vignette abbiano motivato gli alunni nella partecipazione e nella comprensione?
Fin dall'arrivo del kit abbiamo documentato l'esperienza con le foto, custodite nel pc di classe e visionate alla Lim che ci permetteva di ingrandirle. Come ho detto precedentemente ho dovuto portare a casa i bruchi e le crisalidi e avevo promesso ai bambini che li avrei tenuti aggiornati. Ho pensato fosse strettamente necessario per mantenere vivo l'interesse. Poichè la nostra rappresentante ha una chat whatsapp con i genitori, le ho chiesto di poter condividere le foto con loro ( solitamente non amo queste chat, quelle tra i genitori sono terribili, ma era l'unico modo per arrivare ai bambini durante i giorni di chiusura della scuola!). Ho , quindi, inviato foto e brevi video con spiegazioni e commenti. L'idea di personalizzare le foto con fumetti e didascalie ha maggiormente motivato i bambini, ha reso le crisalidi e le farfalle qualcosa di ancora più "vivo" : la personalizzazione di un animaletto lo rende ancora più amico e vicino ai bambini. Le assicuro che da quando abbiamo realizzato questa esperienza sono diventati attenti osservatori di tutte le farfalle che vedono in cortile o durante le passeggiate in paese.
4- Una delle fasi che più crediamo possa avere un valore è la liberazione delle farfalle in natura. Cosa pensa che si porteranno a casa i suoi piccoli alunni da questa esperienza?
Forse la fine della risposta 3 è già una risposta alla domanda 4, questa esperienza ha fatto crescere in loro lo spirito di ricerca, la curiosità e la motivazione ad apprendere e anche la voglia di studiare e lavorare. La nostra farfalla con le ali rotte è diventata il simbolo della classe e lo sfondo gigante della nostra LIM! L'esperienza non è andata esattamente come avremmo sperato, quattro crisalidi e due farfalle, ma la voglia di ripetere l'esperienza ha superato la piccola delusione dell'attesa di vedere sfarfallare due crisalidi che, invece, essendo invernali, sono morte. Ma anche questo è stato oggetto di ricerca!
Ringraziamo Barbara e tutti i bimbi della classe IV C, scuola primaria Silvio Serri Pini.
Il segreto non è prendersi cura delle farfalle,
ma prendersi cura del giardino, affinché le farfalle vengano da te - Mário Quintana -
Comentarios