di Roberta Durante
Quella mattina Alibut, dopo essersi addormentato guardando la luna e dopo aver sognato la formica Cecilia, si svegliò carico di buone intenzioni, deciso a proseguire il suo viaggio verso il mare. Non ci si poteva certo perdere d’animo adesso! Lasciò la sua bella casina nelle mani di Millepiedi e con lo zainetto carico di caramelle si diresse verso sud. Certo, Alibut non sapeva che cosa fosse il sud, ma era convinto che quella fosse la strada giusta, la strada che portava al mare. Poco più avanti, nei pressi di un frassino, si aggirava un piccolo fringuello, un po’ preoccupato e stanco.
Quando Alibut lo vide volare, si spaventò come un bruchino impaurito, perché gli sembrava un uccello molto grande, molto veloce e soprattutto aveva un becco molto appuntito. Quando Alibut si accorse che il fringuello volava proprio verso di lui, si fece coraggio e alzò lo sguardo per sfidarlo. Sono un fortissimo serpente – disse Alibut ad alta voce– cosa ne saprà questo uccellaccio della differenza tra un serpente e un bruco! – disse poi fra sé e sé. Il fringuello intanto si avvicinava ad Alibut e Alibut si gonfiava tronfio per camuffarsi da serpente. Cercavo proprio un serpente... – annunciò impaurito il fringuello – c’è un grande gatto sull'albero che non ne vuole sapere di andarsene dal mio nido –. In un battibaleno Alibut capì di aver detto una sciocchezza. E non solo, il piccolo uccello ci aveva creduto e impaurito com'era cercava l’aiuto di Alibut che però non poteva proprio aiutarlo. Mentre il fringuello indicava ad Alibut l’albero dove si era sistemato il gatto da cacciare, il piccolo bruco era senza parole e aveva appena capito che le bugie hanno le gambe corte. Significava che prima o poi sarebbero state scoperte e allora sì che erano guai seri! Come avrebbe fatto a sconfiggere quell'enorme gatto selvatico per salvare l’amico fringuello che si era fidato di lui? Il piccolo Alibut ebbe un’idea: confessare tutto. Solo in questo modo il fringuello avrebbe potuto capire la verità e insieme, grazie alla loro arguzia, avrebbero potuto sconfiggere il gatto.
Caro amico mio fringuello
ti ho mentito e non è bello
ma l’ho fatto per paura
quella sai non ha misura!
Ora sono nei pasticci
le bugie son brutti vizi
vorrei esserti d’aiuto
cosa vuoi son solo un bruco!
Ma gli errori van pagati
scacceremo tutti i gatti!
Quando l’uccellino capì che Alibut aveva detto di essere un serpente solo per paura di essere mangiato, non solo non lo mangiò, ma lo perdonò subito e gli chiese di essere il suo complice per cercare di mandare via il gatto dall'albero. Certo, non era facile, i nostri due eroi non erano altro che un uccellino ed un bruchino contro un grande gatto selvatico. Ma Alibut ebbe subito un’idea: in quel grande prato c’era una specie di cane peloso, con un naso morbido morbido che annusava proprio il bruchino. Alibut gli si avvicinò all'orecchio e gli disse qualcosa. Subito dopo il cane corse verso l’albero e con un solo bau-bau fece sobbalzare quel gatto antipatico che aveva occupato il nido del fringuello. Mentre in cane rideva a crepapelle, il gatto scappava a gambe levate, l’uccellino tornava al suo piccolo nido e Alibut tirava un sospiro di sollievo perché, anche questa volta, era riuscito a cavarsela.
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